FORUM BONSAI LODI - GIANCARLO CARLINI - TUTTE LE TECNICHE D'INNESTO - TERZA PARTE

 
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INNESTI A MARZA

L'innesto è costituito dalla marza, porzione erbacea, semilegnosa o legnosa, prelevata da rami di un anno, sani, con corteccia lucente e di colore uniforme.
Epoca del prelievo:
In genere gli innesti a marza si effettuano quando le piante sono in piena attività, cioè alla ripresa vegetativa; alcuni tipi particolari si possono eseguire nel corso di tutto il periodo vegetativo, e anche nella fase di riposo (per esempio: innesti a ceppo e a piolo).
Poiché il porta innesto deve trovarsi in fase vegetativa più avanzata rispetto al innesto, per poter nutrire fin dall'inizio la gemma, le marze si raccolgono in anticipo e si conservano in frigorifero, anche per qualche mese, a O °C, in sacchetti o in contenitori di plastica; oppure, per tempi più brevi, con l'estremità inferiore immersa nell'acqua e conservando loro le foglie, recise poco sopra il picciolo.
All'atto dell'innesto si eliminano anche i piccioli, fatta eccezione, negli innesti estivi, per quello accanto alla gemma il quale, cadendo, annuncia l'avvenuto attecchimento.

 
Per gli innesti a marza si utilizzano rametti erbacei, legnosi o semilegnosi, prelevati in fase vegetativa o di riposo
 
 
 
INNESTI SOTTOCORTECCIA
 
Fanno parte di questo gruppo gli innesti a becco di luccio, a corona, a elle, a ponte.
L'esecuzione degli innesti di questo gruppo riesce meglio su piante giovani (6-12 mesi di età), che devono essere "in succo" per consentire il facile distacco della corteccia.
 
 
INNESTO A BECCO DI LUCCIO

Periodo: aprile-giugno.
Adatto per pomacee, drupacee, Kaki.
La marza, del diametro di 5-10 mm e lunga 10 cm, fornita di 3 gemme, si foggia all'estremità inferiore secondo due superfici convergenti, una più ampia dell'altra, in modo che risultino diversamente inclinate. Il porta innesto si recide obliquamente e sulla corteccia si prepara una fenditura verticale in cui si introduce l'estremità della marza, con la superficie più breve rivolta verso l'esterno, così da ottenere la giusta inclinazione del rametto.
È necessario proteggere con mastice ed eventualmente assicurare la marza a un tutore.
 

 
Innesto a corona: utilizza un numero di marze proporzionato al diametro del porta innesto e permette di impostare fin dall’inizio lo scheletro della pianta
 

INNESTO A ELLE

Si pratica alla ripresa vegetativa.
È adatto per la sostituzione di rami morti o danneggiati.
La marza, lunga circa 8 cm, con 3 gemme, si foggia inferiormente a cuneo, con una superficie di taglio lunga 4 cm.
Sulla corteccia del porta innesto si pratica un taglio adeguato, a forma di elle, con angolo ottuso.
Si sollevano i lembi di corteccia, si inserisce la marza e si fa aderire legando e coprendo con mastice. L'aderenza è maggiore se la preparazione della marza e del soggetto viene fatta con uno scalpello ricurvo.
L'innesto può venire eseguito esattamente nel punto in cui era inserito il precedente ramo.
 
 
 
 

INNESTO A SPACCO DIAMETRALE

Si applica, al rigonfiamento delle gemme, sul ceppo e sulle branche principali di piante adulte, a scopo di reinnesto.
È adottato per la Vite, il Kaki e il Noce.
Le marze, lunghe circa 10 cm, con 3 gemme, si foggiano a cuneo all'estremità inferiore, con superfici oblique lunghe circa 5 cm.
Il porta innesti si taglia orizzontalmente e si fende lungo un diametro e tangenzialmente al centro, per una profondità di circa 6 cm.
Nella fenditura, mantenuta aperta con un cuneo, si introducono le marze, curando di far coincidere le zone cambiali; perché ciò sia possibile, occorre sistemare i rametti non esattamente alla periferia, tenendo conto del maggior spessore della corteccia del soggetto.
Tolto il cuneo, si fa penetrare nella fenditura il mastice, che deve anche ricoprire tutta la superficie.

 
 
INNESTO A SPACCO INGLESE (SEMPLICE O DOPPIO)

Periodo: febbraio-aprile; fino a maggio con marze erbacee.
E’ applicato ad alberi giovani per sostituire la varietà (reinnesto) e per l’innesto a tavolino della Vite.
Marza e soggetto devono avere diametro uguale, non superiore a 1 cm; La marza deve essere fornita di una sola gemma.
Entrambe le parti si tagliano obliquamente, secondo superfici identiche, che vanno poste a stretto contatto e mantenute aderenti con la legatura.

Nell’innesto a doppio spacco si pratica una seconda incisione sulle due superfici, in modo da poter effettuare un incastro che rende più stabile il contatto, così da non richiedere necessariamente la legatura, comunque utile.

 
 

INNESTO A SPACCO LATERALE

È praticato alla ripresa vegetativa, allo scopo di sostituire un ramo mancante o di ottenere branche su tronchi nudi.
La marza, lunga circa 8 cm e fornita di 3 gemme, si foggia a cuneo, con una delle due superfici più breve.
Nel soggetto si pratica, mediante uno scalpello, un taglio il più possibile verticale che interessi una profondità di circa 3 cm, così da raggiungere il tessuto cambiale; nei rami di modesto diametro, la spaccatura può anche raggiungere il centro.
Si inserisce quindi la marza, con la superficie più breve verso l'interno, si lega e si copre con mastice.
Per aumentare la stabilità dell'innesto, si può ricavare un'incisione su entrambe le superfici (innesto a linguetta).


 
 
 
INNESTO A SPACCO PIENO O A SELLA
 
Periodo: febbraio-marzo.
E’ applicato a piante ornamentali. Marza e soggetto devono avere il medesimo diametro.
Si estrae un cuneo dall'estremità in inferiore della marza; si foggia a cuneo il soggetto, in modo da inserirlo esattamente nella cavità della marza.
Si lega e si protegge nel caso rimangano tessuti scoperti.
Per migliorare il contatto tra le zone cambiali, le estremità della marza possono venire inserite sotto la corteccia, preventivamente incisa e sollevata.
Per aumentare la stabilità dell'innesto, si ricavano sulle superfici poste a contatto due linguette mediante una piccola incisione, che vanno incastrate tra loro.
Le marze e il soggetto possono anche venire preparati asportando una porzione di corteccia pari a circa i 2/3 dello spessore nelle prime e a circa 1/3 nel secondo, per una lunghezza di 3 cm. Le due parti devono combaciare perfettamente; quindi si lega e si protegge.

 
 
 
INNESTO A SPACCO GAILLARD

Periodo: al termine dell'inverno, prima che la pianta sia in succo, e in settembre.
E’ praticato in particolare sulla Vite. Le marze, lunghe 10 cm, con 3 gemme, si foggiano a scalpello, come per lo spacco diametrale.
Si innesta al piede, praticando sul ceppo un taglio lungo 30 cm, in senso obliquo e per una profondità di 2 cm. Si preleva una "fetta" lunga 25 cm, in modo che la porzione inferiore rimanga semplicemente distaccata, e si inseriscono nella fessura le marze; si avvolge la porzione innestata con un foglio di Plastica che aderisca e si rincalza con terra.

Innesti a incastro: a triangolo
Periodo: all'ingrossamento delle gemme, o in autunno.
È adatto per piante nelle quali, a causa della struttura irregolare del legno, è difficile ottenere una fenditura netta.
La marza, lunga 10-20 cm e fornita di 2-3 gemme, si foggia a cuneo, con superfici diverse: la più ampia verso l'esterno, subito sotto a una gemma.
Si innesta al piede oppure su una branca.
Il soggetto si taglia a 5 cm dal terreno.
Si estraggono dei "cunei" lunghi 10 cm e profondi 3, quindi si inseriscono le marze (3 o 4), si lega e si protegge.
Si può praticare l'innesto anche sulle branche.

 
 
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Riconoscimenti:

 

 
Autore del thread: Giancarlo Carlini
 
 
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