BONSAI EXPRESS - STEFANO FRISONI: SECONDA INTERVISTA A LUCA BRAGAZZI



 Luca Bragazzi concede il bis a Bonsai Express.
 Le domande di Stefano Frisoni e di chi segue in diretta, lo porteranno a trattare vari argomenti.
Si inizia parlando del clima: l'inverno anomalo, troppo mite, del 2013/2014 è stato la causa di un indebolimento dei bonsai predisponendoli allo sviluppo di patologie.
Si parlerà poi del Confidor, l'insetticida che abbiamo imparato a conoscere: le controindicazioni per le piante e il corretto dosaggio.


Luca Bragazzi - Istruttore IBS

L'argomento successivo verrà scrupolosamente approfondito e avrà come tema il substrato:
 quello in cui  facciamo crescere i nostri bonsai è determinante per il successo o meno della loro coltivazione, per questo Bragazzi farà chiarezza  sulla composizione dei terricci, che devono essere miscelati in base alla locazione geografica e all'essenza.
Nelle miscele di substrato dei nostri vasi, non si dovrebbe scendere al di sotto del  50-60% di pomice, e non deve essere presente alcun terreno polveroso, come per esempio il terriccio universale, perché causerebbe l'occlusione di micro e macro pori, sfavorendo l'areazione e causando l'asfissia delle radici.
Il lapillo, per esempio, garantirebbe  microelementi nel substrato, ma per la sua struttura incoerente che col tempo si sgretola e produce polvere, diventa deleterio per le radici, poiché occlude i micro/macropori del terreno e per questo è sconsigliato da Bragazzi.
Al momento del rinvaso dovremmo preoccuparci di mettere un substrato che garantisca la presenza di microelementi, utili per la corretta crescita della pianta. Per questo, se la pomice usata pura, è l'ideale per piante in attecchimento, per piante  già attecchite è necessario mischiare altri tipi di substrati, come kiryu, akadama, Kanuma ecc.
 Per esempio, per il prunus mume, viene  consigliata pomice e 10% di Kanuma.
Altro consiglio di Bragazzi,  è quello di non esagerare con substrati ricchi di ferro, perché un assorbimento eccessivo di questo microelemento,  limiterebbe lo sviluppo della pianta.(max 20% di kiryu che è un substrato ricco di ferro).


substrati utilizzati per la coltivazione dei bonsai

 
Tra i  pregi della pomice vi è quello di essere  il primo deterrente contro lo sviluppo di funghi patogeni,  grazie al fatto di favorire l'areazione del terreno, e inoltre cambiandone la granulometria possiamo ottenere una lunghezza diversa degli internodi.
 L'unico difetto riportato da Bragazzi per quanto riguarda la pomice, è il fatto che non contenendo materia organica che sviluppa e trattiene calore, è definita substrato "freddo", perciò è necessario proteggere dalle gelate i vasi che la contengono in alta percentuale.
Viene sconsigliato l'utilizzo della perlite, che va bene per l'attecchimento e per il taleaggio, ma non per la coltivazione, perché la sua proprietà di trattenere troppa acqua, creerebbe l'ambiente ideale per lo sviluppo di funghi patogeni.

Approfondito discorso anche sulla concimazione: da preferire quella organica a quella chimica per evitare l'accumulo di sali nel terreno.
Per le conifere, utilizzare concimi più titolati in fosforo e potassio e evitare quelli ad alto titolo di azoto, per limitare gli effetti della tracheomicosi che affligge questo genere di piante, causando l'occlusione dei vasi linfatici.
Luca Bragazzi consiglierà inoltre di disinfettare l'apparto radicale durante il rinvaso immergendolo in Aliette (3 grammi per litro) che è fungicida selettivo;  non uccide le micorrize ma solo i funghi patogeni, e la parte di fosetil alluminio assorbita, stimola le fitoalessine rafforzando il sistema immunitario delle piante.

Questo e altro ancora nel video..

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Riconoscimenti:
 
Stefano Frisoni - Istruttore IBS
http://www.bonsaisensei.it/
 
 
 
 
 
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