BONSAI DI PINO "WOMAN IN RED
testi e foto di Alfredo Salaccione
Dopo le consuete operazioni di preparazione, inizio a filare la pianta. Cerco di posizionare ogni singolo rametto in modo che sia equidistante dagli altri, per garantire luce a tutti i germogli ed ottenere una forma ordinata.
Il lavoro procede, elimino alcuni rami che ritengo inutili e riposiziono gli altri per riempire gli spazi vuoti.
Una leggera inclinazione riporta l'apice sul piede riequilibrando l'albero. Inoltre una lieve rotazione corregge otticamente la base, rendendo visibile una radice sul lato sinistro che allarga il nebari.
La rifinitura richiede molte ore di lavoro e grande concentrazione. Anche se può sembrare strano a dirsi, il bonsai finito deve secondo me sembrare di "plastica". La natura ci deve ispirare, ma il bonsai è opera dell'uomo così come la scultura.
Niente e lasciato al caso, la posizione di ogni singolo rametto viene studiata. Spesso è difficile fare comprendere agli amatori l'importanza della rifinitura, che richiede molto lavoro.........
L'albero non viene rinvasato da molti anni, ed il vecchio vaso appare ormai piccolo a causa delle nuove proporzioni. Tra i vasi a mia disposizione trovo questi due. La scelta è difficile, ma quello rosso mi attira maggiormente. Anche se insolito, illumina la pianta... e farà sicuramente parlare...
Ottimo! Il pane radicale è compatto, le radici sono bianche e si avverte profumo di bosco. Districo in parte le radici, al fine di poter ruotare la pianta nel nuovo vaso e per agevolare la loro crescita nel nuovo substrato.
Ecco il lavoro terminato. Il pino regge bene il suo vaso rosso cuoio, una cornice fuori dagli schemi ma che completa il quadro. Il colore illumina la pianta e ne esalta la bellezza ritrovata. La minuziosa muschiatura completa l'effetto d'insieme, esaltando il bianco della corteccia ed il verde della chioma.
Quando "la" guardo mi fa pensare ad una signora con un elegante abito rosso.
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Riconoscimenti:
Autore: Alfredo Salaccione