PRIMA PARTE
"Evoluzione Bonsai" è felice di condividere l'articolo inviato dal Maestro Armando Dal Col.
Buona lettura a tutti!
Il Maestro Armando Dal Col con il Faggio Patriarca. |
ESTETICA O QUINTESSENZA BONSAI?
BONSAI NATURALE O D'AVANGUARDIA?
UN ARTICOLO CHE FARA' SICURAMENTE RIFLETTERE!
A cura di
Armando Dal Col
UN ARTICOLO CHE FARA' SICURAMENTE RIFLETTERE!
A cura di
Armando Dal Col
Un Bonsai dall'aspetto naturale non è molto apprezzato in
quanto tale, ed è sicuramente così quando ci troviamo di fronte ad una pianta
che è stata solo potata per ridurne le dimensioni e fatta crescere in un vaso
bonsai. Ma se noi riusciamo a creare un Bonsai dall'aspetto davvero “naturale”, cercando cioè di riprodurre la naturalezza e la
semplicità offerte da Madre Natura,
riscontrabili soprattutto in alcuni alberi
monumentali di straordinaria bellezza e censiti dalla forestale, avremo
raggiunto lo scopo.
Infatti, sono questi capolavori viventi che hanno attirato
da sempre l'attenzione di artisti e poeti, poiché esprimono quella che io
considero "la Quintessenza": è questa la mia via del bonsai, la mia Bonsai Do.
Può sembrare un controsenso, ma imitare la natura nella
sua semplicità, imprimendo quel
particolare fascino in un Bonsai, così da
fargli raggiungere la
"Quintessenza Bonsai" credo sia
la sfida più difficile.
La Natura è asimmetrica, priva di assurdi geometrismi ed è
straordinariamente affascinante nella sua "imperfezione"; questo , secondo il mio pensiero, è la
pura e ineguagliabile bellezza!
L'operato dell'uomo con le nuove tendenze "plagia"
l'estetica naturale della pianta traendone
vantaggio; il risultato finale dovrebbe essere una rara combinazione fra
Arte e Natura, applicata al Bonsai.
In Giappone, per descrivere un autentico Bonsai, si utilizzano tre termini: Shin, Zen, Bi
che significano Bene, Bellezza e
Verità.
Ma si utilizzano anche altri quattro ideogrammi che significano Tranquillità, Purezza,
Rispetto e Armonia.
Infatti, è importante più di quanto si pensi dare all'albero
una forma che permetta a chi lo osserva di riconoscerne la specie, pur con le
sue naturali eccezioni! Oltre a questo, la scelta del vaso o del "contenitore",
gioca un ruolo molto importante per raggiungere la perfetta armonia d'insieme; a volte è quasi impossibile trovare il vaso giusto!
Era opinione comune, fino a qualche decennio fa, che si potesse individuare la mano del Maestro che avesse creato quel particolare Bonsai;
con l'avvento del cosiddetto "Bonsai d'avanguardia", sembra invece che a modellare ogni pianta sia sempre la stessa
persona, perché questo modo di
plasmare i Bonsai si è così uniformato
da far perdere l’impronta individuale del
singolo artista!
L’uomo nasce imperfetto
e per crescere ha bisogno di una società sana e di una famiglia
premurosa. La società detta le regole del vivere, raddrizza, dove c’è da
raddrizzare, sviluppa, dove c’è da sviluppare, a volte elimina più o meno
drasticamente. La famiglia aiuta, indirizza, nutre, consola e protegge. L’uomo,
per essere degno di tale nome, deve vivere nel mondo con individualità, armonia
e dignità, deve coltivare costantemente queste caratteristiche, rendendole
mezzo e fine della propria esistenza. Un bonsai ha le medesime caratteristiche e
una straordinaria affinità con l’uomo,
perciò se non le possiede pienamente,
bisogna aiutarlo a svilupparle. Il bonsai possiede individualità, giacché
creazione dell’uomo; il bonsai, infatti, non
è natura, la Natura è nutrice: resta compito dell’uomo dare a ogni pianta
peculiarità unica, che la distingua dalle altre. L’individualità, da sola,
non è però sufficiente: è importante che vi sia armonia, che non è, o non è
solo, bellezza di forme, ma soprattutto accordo con le leggi della Natura. Non
è armonico un bonsai che in natura non potrebbe esistere, perché tutto ciò che viene creato “in piccolo” deve poter esistere “in grande”. In caso contrario,
a nulla vale l’individualità. L’unione e il raggiungimento di questi due
caratteri danno come risultato la dignità.
La bellezza, invece,
non è punto di arrivo per il bonsai, ma di partenza: in termini filosofici si parla di Wabi e Sabi, concetti estetici giapponesi, che devono essere al servizio della natura, la quale è Madre, e scandisce il ritmo delle stagioni con tutte le sue regole, ed è contemporaneamente al servizio della
pianta, che è figlia con le sue caratteristiche ed esigenze. La
bellezza da sola è poca
cosa, e meno che mai pura estetica, perfezione di forme.
TECNICA, ARTE E FILOSOFIA DI VITA APPLICATA AL BONSAI.
Chi
si avvicina all'affascinante mondo del Bonsai dovrà necessariamente rammentare
queste semplici parole: il Bonsai è una disciplina calma ma severa, nella quale si ha a che fare con degli
esseri viventi, cui va prestata la
massima attenzione, affinché possano vivere nelle migliori condizioni. Sembra incredibile, ma la consapevolezza di queste regole e la pratica costante di questa disciplina a poco a poco ci
condizionano e plasmano il nostro carattere.
Una
pianta in vaso modellata secondo una
delle varie tipologie che si riscontrano in natura, ad esempio come gli alberi
cresciuti in prossimità delle scogliere, sovente piegati dalla furia delle tempeste, può far pensare davvero a quegli
eventi atmosferici e far percepire il vento tra le fronde o il canto degli
uccelli. Allora, davanti a questa pianta, stiamo assistendo a una
scena miniaturizzata espressa nel Bonsai.
Ma se non percepiamo queste
sensazioni ambientali, allora si è davanti a una semplice pianta in vaso.
Ma ora passiamo in rassegna alcune mie creazioni che, più di tante parole, spero esprimano
pienamente il mio modo di vedere e di interpretare il Bonsai. Un grazie lo devo mia moglie Haina che collabora e condivide questa mia passione; lei è dotata di talento e ha un intenso amore per la natura. ...
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