GIANCARLO CARLINI INTERVISTA STEFANO FRISONI



RINGRAZIAMENTI A STEFANO FRISONI
 
Con questo, si conclude il ciclo dei post, dedicati a Bonsai Express e Bonsai Sensei.
 ..in un solo mese, grazie a questi post, il blog è passato da 2000 visite/mese a oltre 6000 visite/mese, una media di 200 visite al giorno con picchi di quasi 400 visitatori!!



Sensei Frisoni

Cosa dire di Stefano:
 Oltre alla sua generosità nei confronti del blog "Evoluzione Bonsai", quello che emerge da ogni streaming, è l'umanità e la semplicità della persona che nonostante l'affermazione nell'ambiente bonsaistico e il livello tecnico e artistico raggiunto, è rimasta umile e coi piedi ben piantati a terra, come le radici delle sue vecchie piante.
 Un giorno forse lo incontrerò per ringraziarlo di persona e gli farò i complimenti, sia per le sue lavorazioni che per il suo impegno nel divulgare il bonsai, senza contropartita e senza snobismo.
Credo di non sbagliarmi nel ringraziarlo anche a nome di tutti quelli che come me,  praticano il bonsai a livello amatoriale e non avrebbero altro modo che questo, per avvicinarsi al mondo dei professionisti di quest'arte.

Dragstar



 RINGRAZIAMENTI A CLAUDIO BONSAI
 
Claudio Bonsai

Grazie di cuore anche a Claudio Bonsai che ci ha allietato con la sua presenza e i suoi intermezzi, rendendo più divertenti e leggere le puntate di Bonsai Express.
 
Dragstar
 



Riassunto dell'intervista di Giancarlo Carlini a Stefano Frisoni

Frisoni inizia nel '90 comprando un olmo del Anlaids Onlus.
Segue le orme del fratello, anche lui amatore dei bonsai e inizia a leggere le riviste di Bonsai Italia: da li esplode la passione.
I suoi consigli per chi inizia sono di non aver fretta, di iscriversi ad un club, di imparare la fisiologia delle piante, di imparare la coltivazione, e fare molta osservazione della natura; da queste basi si può partire per apprendere le tecniche, per poi, solo alla fine, arrivare all' "arte".
Le sue essenze preferite sono quelle autoctone, sia conifere che caducifoglie.
Per lui il bonsai è passione e divertimento.
Frisoni precorre i tempi, e porta il bonsai a tutti usando la tecnologia,  permettendo, come dice anche Carlini, il contatto diretto con i professionisti del settore.
 "Bonsai  non è solo natura e non è solo uomo, ma deve essere una fusione tra le due cose".
 Frisoni vede la natura come una cosa ritmica e precisa, e questo suo sentire viene riportato nel  modo di fare bonsai. L'accuratezza e la precisione nella rifinitura è ciò che lo contraddistingue e lo pone tra i migliori bonsaisti italiani.
Non a caso nella classifica di Bonsai Empire  troviamo il suo pino silvestre tra i dieci migliori bonsai al mondo, in compagnia di altri esemplari plasmati da artisti di livello mondiale come Kimura, Naka, Walter Pall ecc.

Ascoltiamo Stefano intervistato da Giancarlo Carlini: la sua storia, il suo modo di fare e di intendere il bonsai, i suoi sogni per il futuro, nel video....




https://www.youtube.com/watch?v=mGNdrMnI6uE
 

 

Riconoscimenti:

Giancarlo Carlini
 Amministratore Forum Bonsai Lodi
http://forumbonsailodi.forumattivo.com/
http://forumbonsailodi.forumattivo.com/
 
 
 
Stefano Frisoni - Istruttore IBS
http://www.bonsaisensei.it/
 
 
 
 
 
 
 
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BONSAI EXPRESS - STEFANO FRISONI: SECONDA INTERVISTA A LUCA BRAGAZZI



 Luca Bragazzi concede il bis a Bonsai Express.
 Le domande di Stefano Frisoni e di chi segue in diretta, lo porteranno a trattare vari argomenti.
Si inizia parlando del clima: l'inverno anomalo, troppo mite, del 2013/2014 è stato la causa di un indebolimento dei bonsai predisponendoli allo sviluppo di patologie.
Si parlerà poi del Confidor, l'insetticida che abbiamo imparato a conoscere: le controindicazioni per le piante e il corretto dosaggio.


Luca Bragazzi - Istruttore IBS

L'argomento successivo verrà scrupolosamente approfondito e avrà come tema il substrato:
 quello in cui  facciamo crescere i nostri bonsai è determinante per il successo o meno della loro coltivazione, per questo Bragazzi farà chiarezza  sulla composizione dei terricci, che devono essere miscelati in base alla locazione geografica e all'essenza.
Nelle miscele di substrato dei nostri vasi, non si dovrebbe scendere al di sotto del  50-60% di pomice, e non deve essere presente alcun terreno polveroso, come per esempio il terriccio universale, perché causerebbe l'occlusione di micro e macro pori, sfavorendo l'areazione e causando l'asfissia delle radici.
Il lapillo, per esempio, garantirebbe  microelementi nel substrato, ma per la sua struttura incoerente che col tempo si sgretola e produce polvere, diventa deleterio per le radici, poiché occlude i micro/macropori del terreno e per questo è sconsigliato da Bragazzi.
Al momento del rinvaso dovremmo preoccuparci di mettere un substrato che garantisca la presenza di microelementi, utili per la corretta crescita della pianta. Per questo, se la pomice usata pura, è l'ideale per piante in attecchimento, per piante  già attecchite è necessario mischiare altri tipi di substrati, come kiryu, akadama, Kanuma ecc.
 Per esempio, per il prunus mume, viene  consigliata pomice e 10% di Kanuma.
Altro consiglio di Bragazzi,  è quello di non esagerare con substrati ricchi di ferro, perché un assorbimento eccessivo di questo microelemento,  limiterebbe lo sviluppo della pianta.(max 20% di kiryu che è un substrato ricco di ferro).


substrati utilizzati per la coltivazione dei bonsai

 
Tra i  pregi della pomice vi è quello di essere  il primo deterrente contro lo sviluppo di funghi patogeni,  grazie al fatto di favorire l'areazione del terreno, e inoltre cambiandone la granulometria possiamo ottenere una lunghezza diversa degli internodi.
 L'unico difetto riportato da Bragazzi per quanto riguarda la pomice, è il fatto che non contenendo materia organica che sviluppa e trattiene calore, è definita substrato "freddo", perciò è necessario proteggere dalle gelate i vasi che la contengono in alta percentuale.
Viene sconsigliato l'utilizzo della perlite, che va bene per l'attecchimento e per il taleaggio, ma non per la coltivazione, perché la sua proprietà di trattenere troppa acqua, creerebbe l'ambiente ideale per lo sviluppo di funghi patogeni.

Approfondito discorso anche sulla concimazione: da preferire quella organica a quella chimica per evitare l'accumulo di sali nel terreno.
Per le conifere, utilizzare concimi più titolati in fosforo e potassio e evitare quelli ad alto titolo di azoto, per limitare gli effetti della tracheomicosi che affligge questo genere di piante, causando l'occlusione dei vasi linfatici.
Luca Bragazzi consiglierà inoltre di disinfettare l'apparto radicale durante il rinvaso immergendolo in Aliette (3 grammi per litro) che è fungicida selettivo;  non uccide le micorrize ma solo i funghi patogeni, e la parte di fosetil alluminio assorbita, stimola le fitoalessine rafforzando il sistema immunitario delle piante.

Questo e altro ancora nel video..

                                                                      MORE IN THE VIDEO...





Riconoscimenti:
 
Stefano Frisoni - Istruttore IBS
http://www.bonsaisensei.it/
 
 
 
 
 
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BONSAI EXPRESS - STEFANO FRISONI INTERVISTA MASSIMO BANDERA

 
 
Nel dibattito tra Frisoni e Bandera è stato dato ampio spazio al tema  "Bonsai classico e bonsai moderno".
 Bandera spiegherà la differenza tra i due modi di fare bonsai menzionando un terzo modo che in Europa si è diffuso poco, ma che egli non disdegna: il penjing cinese.
Percorrerà le varie fasi della storia del bonsai giapponese, per condurci fino alla nascita del "bonsai moderno" che trova in Masahiko Kimura il suo fautore e massimo esponente.
Chi pratica il bonsai, non lo fa, ne per fare opere d'arte, ne per fare l'artista, dice Bandera,  ma inizia  un cammino per lavorare su se stesso.
 Infatti, il bonsai è stato introdotto in Giappone come disciplina dello spirito e non come forma d'arte ...il percorso del bonsaista inizia con la coltivazione, poi si trasforma in ambizione tecnica, per finire con la ricerca degli aspetti culturali e intellettuali.

 

Massimo Bandera


..Verranno trattati temi come la "bonsai terapia",  l'esposizine nel tokonoma (destinato solo ai bonsai classici), e si parlerà di Zen, ai cui valori estetici il bonsai si è ispirato.
  Ciò che dice Massimo Bandera, non si può riassumere in queste poche righe, perciò guardiamo e ascoltiamo il video:

 


 
 
MASSIMO BANDERA
CV  sul sito personale al link:
 
 
 
Riconoscimenti:
 
Stefano Frisoni - Istruttore IBS
 
 
 
 
 
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BONSAI EXPRESS - STEFANO FRISONI INTERVISTA EDOARDO ROSSI


Edoardo Rossi parlerà con entusiasmo delle sue esperienze in  Giappone, di quello che era il bonsai in Italia ai suoi albori e della sua attuale attività divisa tra la scuola bonsai e il mantenimento del "Giardino".
Racconterà della soddisfazione che trae dalla semina, dell'importanza di far nascere nuove piante per tramandarle alle generazioni successive. Il seminare o far crescere una pianta di poco valore, dice Rossi, pone il bonsai alla portata di tutti: in questo modo il bonsai cessa di essere "cosa d'élite".
Dirà che nel bonsai giapponese non c'è competizione: da qui, nasce il suo modo di improntare le manifestazioni che organizza, che sono mostre e non concorsi, perché solo così, si può godere della bellezza dell'albero altrui.
Riassumerà brevemente la storia del tokonoma e accennerà  alcune regole e concetti per il suo allestimento: asimmetria, triangolarità e conoscenza dello spazio, tutto per rappresentare una bellezza armonica.
Concluderà con la spiegazione del concetto di "wabi sabi", termine proprio della cultura giapponese, che non ha traduzione, ma che Rossi riassumerà con queste parole: semplicità, vecchiaia, naturalezza e assenza dell'uomo.
Dall'albero deve trasparire la bellezza della natura, al di la dell'albero stesso.



EDOARDO ROSSI
CV estratto dal sito personale dei Edoardo Rossi al link:
 
Sono nato a Padova il 12.12.1960, mi sono diplomato in oboe nel 1983 al conservatorio di Padova "C. Pollini". Nello stesso anno ho iniziato un'intensa attivita' solistica in ambito internazionale con importanti orchestre e gruppi da camera. Nel contempo, ho insegnato per alcuni anni sia nella Scuola Media che al Conservatorio.
Nel 1985 ho iniziato ad interessarmi di bonsai, approfondendo le mie conoscenze attraverso la partecipazione a numerosi stage con importanti maestri internazionali, tra cui: Hotsumi Terakawa, John Yoshio Naka, Susumo Nakamura, Susumo Sudo, Tomio Yamada, Kenichi Abe, Imai Chiaharu, Kunio Kobayashi, Arishige Matsuura (suiseki).
Ho approfondito alcuni aspetti della cultura giapponese e cinese con i professori Giangiorgio Pasqualotto ed Aldo Tollini, con il dottor Fabio Smolari e con il maestro di calligrafia Norio Nagayama, con i quali ho successivamente collaborato per la realizzazione di alcune conferenze.
Nel 1992 mi sono iscritto alla Scuola d'Arte Bonsai, frequentando i corsi con il Maestro Hideo Suzuki. Nell'ottobre del 1999 mi sono diplomato alla Scuola Giapponese del Maestro Hamano.
Nel 1995 ho vinto la prima edizione del concorso "Nuovo Talento Europeo" a Monaco (Principato di Montecarlo).
Nel 1987 sono stato uno dei promotori dell'Associazione Euganea del Bonsai di Padova, di cui sono responsabile artistico e didattico.
Nel 2001 il Maestro Hideo Suzuki, responsabile dei rapporti con l'Europa della Nippon Bonsai Sakka Kyookai giapponese, mi ha chiesto di essere, con altri cinque responsabili italiani, co-fondatore della filiale europea, Nippon Bonsai Sakka Kyookai Europe, di cui sono tutt'ora membro del direttivo.
Sono stato responsabile artistico della manifestazione Higan 2006 e responsabile nelle edizioni 2007 e 2008 della sezione dedicata al bonsai e ai giardini giapponesi.
Sono stato invitato a presentare conferenze, dimostrazioni e workshop in Italia e all'estero (Francia, Spagna, Germania, Belgio, Stati Uniti).
Attualmente svolgo attivita' professionale nell'ambito del bonsai, tenendo stage e dimostrazioni in Italia ed in Europa e gestendo a Cervarese Santa Croce (PD) una scuola, strutturata in diversi livelli di apprendimento, per lo studio del bonsai e della cultura giapponese ad esso correlata, ed un vivaio specializzato aperto al pubblico.





 
 
Riconoscimenti:
 
Stefano Frisoni - Istruttore IBS
http://www.bonsaisensei.it/
 
 
 
 
 
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BONSAIEXPRESS - STEFANO FRISONI INTERVISTA MARIO PAVONE

Mario Pavone racconta il suo percorso da bonsaista autodidatta ad Istruttore IBS.
La tesi che presentò per diventare istruttore, ebbe come tema la conservazione della legna secca, per questo nel video spiegherà  alcuni  metodi che vanno oltre l'ormai popolare uso del liquido jin, come per esempio l'utilizzo di consolidanti per mobili, composti da resine disciolte in solventi, o come i trattamenti con fuoco e acqua gelata, per creare lo shock termico che dovrebbe riprodurre l'esposizione agli agenti atmosferici, a cui è sottoposto il legno in natura.
Tempere ad acqua caldamente sconsigliate, sia per il colore innaturale che per la loro propensione a creare un ambiente ideale per la proliferazione di funghi.
Preferisce la lavorazione manuale del secco a quella con strumenti elettrici, che utilizza comunque, ma solo per la "sgrossatura".


MARIO PAVONE
cv estratto da

Ha iniziato a fare bonsai circa 15 anni fa (1997-1998), iniziando da autodidatta. Successivamente frequenta alcuni corsi della scuola d'arte bonsai con il maestro Hideo Suzuki, frequentando anche alcuni dei suoi workshop, ma nel 2004 inizia la scuola con Salvatore Liporace da cui apprende le linee del bonsai moderno. Ha svolto alcuni anni di perfezionamento sotto la guida di Alfredo Salaccione, che gli ha trasmesso il suo grande senso artistico. Ha frequentato workshop con i più importanti maestri nazionali ed internazionali (Hideo Suzuki Keizo Ando - Kunyo Kobayashi etc.) ed ha avuto diverse piante selezionate per la mistral bonsai in Spagna e per il congresso UBI in Italia, oltre che a varie manifestazioni in Italia e in Europa. Ha dimostrato in diverse manifestazioni in Italia e in Europa. Scrive alcuni articoli per riviste del settore tra cui bonsai&news, Bonsai Italia, il notiziario ubi, bonsai esprite (rivista francese) e bonsai focus.






 
 
Riconoscimenti:
 
Stefano Frisoni - Istruttore IBS
 
 
 

BONSAISENSEI - STEFANO FRISONI: MANTENIMENTO DEI BONSAI DURANTE I MESI ESTIVI

 
 
 
 
Dopo aver presentato l'olmo ed aver spiegato le lavorazioni  che dovrà affrontare la pianta nel prossimo futuro, Stefano Frisoni  darà una serie di consigli per affrontare la stagione estiva:
 
 
 
 
Bonsai di olmo e Stefano Frisoni 
 
 
In breve.. 
 
La giusta innaffiatura (anche più volte al giorno nel caso fosse necessario).
Il mantenimento della legna secca.
Il diserbo o l'eliminazione delle erbe infestanti.
La sospensione della concimazione.
La somministrazione di fitostimolanti.
Posizionare le piante eliofile al sole e riparare in zona ombreggiata le altre.
Proteggere  il vaso dai raggi solari per evitare che si surriscaldi.
Affidare le piante a persone competenti se si parte per le vacanze.
 
 
vediamolo:
 
 

 
 
 
 
Riconoscimenti:
 
 
Stefano Frisoni - Istruttore IBS
http://www.bonsaisensei.it/
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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BONSAI EXPRESS - STEFANO FRISONI INTERVISTA ROCCO CICCIARELLO

 
 Esperto di essenze mediterranee, discuterà con Stefano di tutto ciò che è inerente la loro coltivazione.
Parlerà anche della loro impostazione e dello stile: non importa, dice Rocco Cicciarello, che una latifoglia abbia un impostazione coniferosa,  perché nel bonsai ciò che conta è generare emozioni.
 Egli propende verso un bonsai artistico a discapito di quello naturalistico e ne propone una nuova visione  basata sulla tridimensionalità e sul dinamismo.
 
 
Sottolinea l'importanza della didattica e fa una panoramica del  bonsai in Sicilia: i vari club, le realtà storiche e le nuove generazioni.
Le domande di chi segue lo streaming in diretta si susseguono, e porteranno Cicciarello a parlare di mirti, sughere, buganvillee e olivastri. Parlerà di substrati, di defogliazione, del periodo di impostazione e concimazione (differenziata per periodo dell'anno, per essenza e per stato di coltivazione)  e dell'uso di concimi chimici.

Vediamo il video:
 
 





ROCCO CICCIARELLO
cv estratto dal sito


          Nato a Taurianova (RC) nel 1974, conseguo il diploma presso l’I.T. Nautico nel 1992 e dal 1993 frequento l’Accademia Navale di Livorno dove inizio il mio girovagare per i mari…
Mi avvicino al Bonsai nell’Ottobre 2002 e da quel momento qualcosa di magico mi cattura, difatti inizio l’apprendimento da autodidatta prima, leggendo e rileggendo qualsiasi rivista o libro inerente la materia ed inizio a frequentare un Club nella Provincia di Messina dove incontro coloro che diventeranno, negli anni a venire, i miei compagni di avventura. 
Dal 2003 socio UBI (Unione Bonsaisti Italiani);
Nel 2003 inizio a frequentare seminari e workshop che mi portano all’incontro con Michele Andolfo e con egli, nel Settembre dello stesso anno, frequento il Corso Base;
Nel 2004 inizia il mio percorso formativo bonsaistico all’interno dell’Andolfo Bonsai School dove, dopo aver acquisito le basi, inizio ad affinare la tecnica e la manualità;
Nel Marzo 2006, animati da una sfrenata voglia di crescere, decidiamo di dar vita ad un nuovo Club, di cui sono uno dei Soci Fondatori, il Bonsai Club Messina.
Sempre nel 2006, nell’ambito di una sessione di scuola, partecipo ad un seminario tenuto da Sandro Segneri.
Assistente di Michele Andolfo in dimostrazioni pubbliche in numerose eventi quali:
Congresso UBI Alberobello 2006
Crespi Cup Milano 2006
Congresso UBI Fermo 2007
Congresso IBS-BCI Saint Vincent 2008
Congresso UBI Salerno 2009;
Nel 2007 conseguo l’attestato di Allievo di 2° livello dell’Andolfo Bonsai School;
Nel 2009, dopo 7 anni di percorso bonsaistico, inizio a presentare i miei lavori in mostre Regionali e Nazionali:
- Congresso UBI, Salerno;
- Mostra Bonsai Contea di Modica, Ragusa;
- IBLA Bonsai , Avola (SR);
- Congresso IBS-So Saku , Nole (TO);
- Andolfo Students Trophy, Cambiago (MI);
- Città di Salemi (TP);
- Certrè Award International 2009;
iniziando a riscuotere consensi e riconoscimenti tra i quali una Menzione di Merito UBI, il BCI Award, Menzione di Merito So Saku e Studente dell’anno 2009 dell’Andolfo Bonsai School
Nel 2009 inizio a pubblicare anche qualche articolo su alcune riviste di Settore quali il Notiziario UBI e “Bonsai e Suiseki Magazine”
Nel 2010 conseguo l’attestato di Istruttore di 1° livello dell’Andolfo Bonsai School e il riconoscimento di Istruttore IBS ad Arco
Oggi prediligo lavorare su essenze Mediterranee quali Olea oleaster, Mirtus communis, Bouganvillea, Quercus suber, Punica granatum e conifere quali il Cupressus sempervirens, il Juniperus phoenicea ed il Juniperus hemisphaerica che ben si adattano al clima Siciliano.




 
 
 
Riconoscimenti:
 
Stefano Frisoni - Istruttore IBS
http://www.bonsaisensei.it/
 
 
 


 
 
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BONSAI EXPRESS - STEFANO FRISONI INTERVISTA GIORGIO CASTAGNERI


 
Diventa Istruttore IBS nel 2005, fonda la scuola, "Bonsai Time Intrnational school",  riconosciuta da UBI con tre sedi in Italia ( None Canavese,  Torino centro e Carignano) e una sede in Spagna.
 In Spagna fonda anche un museo con Jose Antonio Joya Martin, ad Almunecar in Andalusia, nella provincia di Granada, dove sono esposti più di 350 esemplari su una superfice di 2000mq.

 
Il discorso tra Stefano e Castagneri si incanala obbligatoriamente sulle differenze tra il nostro bonsai e  quello Spagnolo. In Spagna, dice Castagneri, il bonsai sta riscuotendo ora la popolarità che in Italia conobbe negli anni '90.
  Frisoni e Castagneri parleranno anche dell'apprezzamento dei bonsaisti giapponesi per l'estro italiano, e di come gli italiani, cerchino di dare subito l'impronta alla pianta, pensando fin dall'inizio al lavoro di rifinitura, che invece è la parte finale del percorso di un bonsai.
Il discorso prosegue sull'argomento "rifinitura":
 c'è chi sostiene che l'esagerare con la rifinitura, toglie naturalezza alla pianta, ma Castagneri risponde dicendo che  "Il bonsai è una continua evoluzione ..chi fa bonsai si deve evolvere con le sue piante"..il livello raggiunto nella rifinitura rispetto al passato rispecchia quello che è il bonsai moderno che si è adeguato ai tempi e alle tendenze.

 
Una breve parentesi è dedicata all'aplicazione del liquido jin, all'uso delle tempere e ai colori e le tonalità della legna secca che variano a seconda dell'essenza: bianco per ginepro ad evidenziare i contrasti con le venature rosse, cenere su caducifoglie ecc.
Alla fine del video Giorgio Castagneri presenterà Fabrizio Zorzi vincitore del “Talento Italiano 2012” XVI Congresso UBI.


GIORGIO CASTAGNERI
CV sul sito "Bonsai Time" al link
 


Vediamo il video:



 
 
Riconoscimenti:
 
Stefano Frisoni - Istruttore IBS
http://www.bonsaisensei.it/
 
 
 
 
 
 

BONSAI EXPRESS - STEFANO FRISONI INTERVISTA ARMANDO DAL COL


La  leggenda vivente del bonsai: Armando dal Col.
Nel video di bonsai express dell'agosto 2013,  il Maestro racconta a Stefano e Claudio la sua vita da pioniere del bonsai italiano.
Inizia nel 1963 con un pesco acquistato in vivaio.
 Nel 1968 leggendo un libro di Kenji Murata, sente per la prima volta la parola "Bonsai" scoprendo che la sua passione è un arte antica in oriente.
 La natura e la sperimentazione sono stati i suoi maestri.
Spiegherà la tecnica della biodinamica applicata ai bonsai, l'innesto di corteccia vecchia, l' iniezione di fitostimolanti per il "risveglio" di gemme dormienti e la tecnica per realizzare un tanuki.
Parlerà dell'utilizzo di un terriccio autoprodotto, e di altri substrati fuori dagli schemi rispetto a quelli di uso comune tra  i bonsaisti.
Racconterà la storia di due piante : il "faggio patriarca", primo classificato al concorso internazionale indetto dalla National Bonsai Association nel 1986, e del pino  mugo "La danza del cobra".
  Dirà il suo pensiero sul bonsai moderno in Italia: i lati negativi della competizione e della voglia di emergere a tutti i costi e i lati positivi, come il bonsai praticato a diversi livelli alla stregua di qualsiasi altra arte. Alla fine del video si congederà recitando una breve poesia da lui composta:
 
"..E' bello sentire il vento addolcito dai fiori di verdi pascoli,
 e come foglie dal vento mi lascio cullare,
 sgusciandomi dal mio essere materiale,
per recarmi ad un appuntamento nell'azzurro.
 
 Armando Dal Col


Vediamolo nel video di Stefano:






ARMANDO DAL COL
cv estratto dal suo sito
http://www.armandodalcolseiwabonsaien.com/

 
Armando Dal Col è uno dei padri fondatori fra i più famosi cultori e creatori italiani di Bonsai della prima generazione, il quale utilizza prevalentemente specie autoctone della flora italiana ed europea, spaziando il suo interesse anche per alcune specie giapponesi e del florovivaismo internazionale.
Ha attribuito un nome giapponese al suo giardino: “SEI WA BONSAI EN”, letteralmente,Giardino Bonsai della Serenità.
Nel Gennaio del 1998, trasferitosi definitivamente da Belluno a Tarzo, il Giardino è ora chiamato “Giardino Museo Bonsai della Serenità” com’era nelle sue aspirazioni.
Tarzo, suo paese natale, si trova in collina ed è circondato dalla valle incantata dei Laghi di Revine e dagli stupendi vigneti del Prosecco DOC, ed è situato nella Marca Trevigiana e precisamente ad Ovest fra Vittorio Veneto e Conegliano.
Da vero pioniere, ha iniziato la sua passione per gli alberi in miniatura nella lontana primavera del 1963 dopo essersi trasferito da LONGARONE a Belluno iniziando con un pesco da frutto.
Il destino l’ha così salvato dall’immane catastrofe del VAJONT avvenuta il 9 Ottobre dello stesso anno, le cui acque avevano cancellato il paese di Longarone insieme ai suoi genitori, ad una sorella e ad un nipotino.
Il suo approccio con il Bonsai era dovuto probabilmente al suo DNA per il suo carattere romantico; da ragazzo, infatti, gli piaceva ammirare gli alberi fioriti in primavera, ed allungando un braccio vedeva l’albero proiettarsi sul palmo della sua mano.
E fu così che gli nacque l’idea di creare un albero in miniatura che potesse vivere in una ciotola.
Ha attinto le sue conoscenze dalla natura che lo circonda, la Natura, infatti, è stata il suo vero Maestro. All’epoca ignorava l’esistenza del Bonsai che apprese, casualmente, tre anni dopo, leggendo un articolo riguardo alla prima Euroflora del 1966 che si tiene a Genova ogni cinque anni. In quella prima grande occasione ci furono dei giapponesi che esposero degli “Alberi in miniatura coltivati nei vasi”, ma non geneticamente tali, bensì creati artisticamente dall’uomo!
Armando non ebbe l’opportunità di vedere dal vivo tali opere, ma le vide illustrate in una rivista nella quale, l’articolista, “spese” alcuni commenti non proprio positivi nei confronti degli alberi in miniatura, costretti a vivere “sacrificati” in un piccolo vaso e per queste restrizioni rimanevano nani per mancanza di spazio.
E’ inutile dire che Armando rimase affascinato da queste notizie e lo spronarono a saperne di più per poter approfondire l’argomento; ma purtroppo non trovò nessuno che ne sapesse qualcosa. Carico comunque di entusiasmo, si recò presso il vivaio della Forestale di Belluno parlando con il responsabile, il quale rimase affascinato dalle semplici spiegazioni cariche di adrenalina di Armando, e ben volentieri gli diede 2-300 piantine di specie diverse destinate alla forestazione. –E, a distanza di 45 anni, molte di quelle “insignificanti” piantine sono diventate degli splendidi Bonsai-.
Fortunatamente, aveva un amico rappresentante di libri che collaborava con l’Edagricole di Bologna, e così ebbe l’opportunità di avere in anteprima il mitico ed unico libricino intitolato “BONSAI PRATICO PER PRINCIPIANTI” scritto dal maestro giapponese Kenji Murata, tradotto dal testo inglese da Gabriella Ciaffi e pubblicato nel 1968 dall’EDAGRICOLE.
Queste notizie essenziali descritte nel manuale diedero nuovo impulso alla passione di Armando.
La sua prima esposizione di Bonsai e Suiseki la fece nel 1975, a Belluno, la sua città adottata, riscuotendo molta curiosità fra i visitatori coinvolgendo altre persone.
Dopo alcuni anni con un gruppo di amici-allievi fondò nel Gennaio del 1984 il BONSAI CLUB BELLUNO, il primo club del Triveneto costituito legalmente, di cui ebbe conservato la carica di Presidente fino al dicembre 1997, dandone le dimissioni a causa del suo trasferimento in un’altra provincia. Affidò così la guida del Club ai suoi amici ed allievi nuovi soci.
Ha contribuito notevolmente alla diffusione del Bonsai e dell’affine arte-filosofia del Suiseki, di cui è stato il promotore in Italia, così come nelle Filippine dove conoscerà e ha sposato sua moglie Haina, divenuta discepola appassionata e silenziosa, dotata di talento e di un intenso amore per la natura.
Molto noto nel mondo del Bonsai, ha ricevuto numerosi primi premi e medaglie d’oro alle più importanti esposizioni di Bonsai.
Nel 1982 la Nippon Bonsai Association (N.B.A.) gli dedica una pagina sulla rivista ufficiale del Giappone “BONSAI SHUNJU” per la creazione del suo famoso Faggio “Patriarca”, il Bonsai destinato a diventare famoso in tutto il mondo.
Nel 1986 in occasione del concorso internazionale di Bonsai promosso dall’Associazione giapponese, è stato ripresentato nella nuova veste, e la N. B. A. gli rilascia ufficialmente uno speciale diploma di istruttore meritevole per il suo sempre più famoso Faggio “Patriarca”, classificatosi al primo posto in campo
internazionale.
Nel 1995 un suo Suiseki è stato selezionato fra i migliori al “THIRD ASIA-PACIFIC BONSAI AND SUISEKI CONVENTION AND EXIBITION” a Singapore, e pubblicato nel lussuoso catalogo.
Ha partecipato a seminari e dimostrazioni dei più famosi maestri di Bonsai esistenti al mondo, ai principali Congressi, compreso il primo mondiale tenutosi in Giappone nel 1989 organizzato dalla N. B. A., la quale aveva proiettato –fra le varie manifestazioni collaterali- i migliori Bonsai del concorso internazionale dei dieci anni appena conclusisi.
Il Faggio“Patriarca” di Armando Dal Col è stato più volte decantato durante la proiezione, considerato il più prestigioso Bonsai del mondo Occidentale.
Nei suoi numerosi viaggi ha incontrato diversi personaggi dell’arte Bonsai visitando le loro collezioni e importanti giardini; ed oltre a quelli giapponesi, ha visitato quelli della Repubblica Popolare Cinese, di Hong Kong, nell’isola di Formosa, nelle Filippine, di Seul, ect.
Nel 1992, in Cina, è stato insignito di un nome d’arte cinese in segno di onorificenza: “Lu Jing-Li Yishujia”.
Fa parte del team di BONSAITALIA e del Corpo Istruttori U.B.I. .
Collabora con suoi articoli sulle riviste del settore sia nazionali che internazionali e, i suoi libri hanno avuto un notevole successo.
In Giappone, dopo una pausa di alcuni anni, la Nippon Bonsai Association ha ripreso il Concorso Internazionale del “WORLD BONSAI CONTEST”, e sin dal 2000 ogni anno un suo Bonsai e della moglie Haina entrano fra i cento finalisti, classificandosi fra i primi posti. AL WBFF WORLD BONSAI CONTEST 2004 e 2006, il suo Bonsai di Pino mugo e il Glicine della moglie Haina hanno ricevuto lo speciale riconoscimento di ONORATA MENZIONE DI MERITO classificandosi al 4° e 5° posto.
Nel 2003 ha ricevuto la “TARGA ORO UBI” dell’UNIONE BONSAISTI ITALIANI per il contributo dato allo sviluppo del Bonsai in Italia nei suoi 40 anni d’esperienza con il Bonsai.
La sua esperienza sul Bonsai lo ha visto protagonista anchenelle vesti di giudice internazionale “On line”, e nel 2009 dovendo selezionare dieci Bonsai finalisti dal primo al decimo posto secondo il proprio giudizio personale, ha avuto la bella soddisfazione di essersi classificato al primo posto come giudice fra i 150 giudici da tutto il mondo, ognuno dei quali aveva il compito di giudicare i Bonsai a concorso selezionandone dieci come proprio giudizio personale classificandoli dal 1° al 10°  posto, e questo naturalmente all’insaputa del giudizio incrociato degli altri giudici.
Anche questa è stata una notevole esperienza per Armando Dal Col.



 
Riconoscimenti:
 
Stefano Frisoni - Istruttore IBS
 
 
 
 
 
 
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BONSAISENSEI - STEFANO FRISONI: TRATTAMENTO DELL'ACQUA PER L' ANNAFFIATURA DEI BONSAI


  Magnesio, metalli pesanti e in particolar modo il calcio, presenti nell'acqua, sono la causa della patina biancastra che si deposita sui vasi, sul nebari, e sul fogliame.
 Il deposito di calcare, oltre ad essere antiestetico, è fonte di altri problemi, perchè la pellicola che si forma attorno alle radici capillari, impedisce il corretto assorbimento dal terreno, delle sostanze utili alla pianta.
Sensei Stefano Frisoni ci da la soluzione descrivendoci l'impianto ad osmosi inversa* che sta  utilizzando da anni.
 

Stefano Frisoni - Istruttore IBS
 
*L'osmosi inversa (abbreviazione: RO, dall'inglese Reverse Osmosis), detta anche iperfiltrazione (abbreviazione: IF), è il processo in cui si forza il passaggio delle molecole di solvente dalla soluzione più concentrata alla soluzione meno concentrata ottenuto applicando alla soluzione più concentrata una pressione maggiore della pressione osmotica. In pratica, l'osmosi inversa viene realizzata con una membrana che trattiene il soluto da una parte impedendone il passaggio e permette di ricavare il solvente puro dall'altra.
http://it.wikipedia.org/wiki/Osmosi_inversa
 
 
Vediamo l'impianto di Stefano:
 
 

 
 
 
 
 
Riconoscimenti:
 
Stefano Frisoni - Istruttore IBS
http://www.bonsaisensei.it/
 
 
 
 
 
 
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BONSAI EXPRESS - STEFANO FRISONI INTERVISTA ALFREDO SALACCIONE

 
 
 
Dopo una breve presentazione di se e del pino mugo che si vede alle sue spalle, che ha chiamato "Notte", Alfredo Salaccione, Istruttore IBS e vincitore del concorso "Talento italiano 2006", racconterà della particolare cura che dedica al  pane radicale, prima di iniziare qualsiasi altra lavorazione..
Parlerà della concimazione delle conifere, evidenziando la  differenza tra concimazione di piante mature e piante in coltivazione.
Scopriremo, ascoltandolo, i metodi per far arretrare la vegetazione.
Salaccione sottolineerà l'importanza di far pratica suggerendoci inoltre di vedere molte piante, nelle mostre, sulle riviste e anche su internet, per poterci costruire un "bagaglio di immagini" da cui trarre ispirazione.
 
 
 
ALFREDO SALACCIONE
 BONSAILAB 
  

Dopo aver frequentato un corso base con Maurizio Rolfi, prosegue da autodidatta fino al 1999 quando conosce Salvatore Liporace.
Dopo un periodo di perfezionamento con Danilo Danisi e Patrizia Cappellaro comincia a lavorare quotidianamente con Liporace per ben tre anni.
Nel 2005 inizia la sua collaborazione con il Centro Bonsai di Cernusco sul Naviglio "Oltre il Verde" e tiene lezioni di tecnica al bonsai club "Amici del Verde".
Nel 2006 vince il concorso "Talento Italiano"
Dal 2007 organizza il concorso biennale "Oltre il Verde Bonsai Competition"
Nel 2009 diventa Istruttore IBS e tiene corsi e dimostrazioni in Italia e in diversi paesi europei.
 
 
buona visione:
 
 
 
 
 

 
 
 
RICONOSCIMENTI:
 
Stefano Frisoni - Istruttore IBS
 http://www.bonsaisensei.it/